GIROVAGANDO FRA LE STRADE DI SOFIA

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Girovagando fra le strade di Sofia prima del lockdown

I primi giorni di Marzo 2020 ho acquistato un biglietto low-cost (il prezzo del volo con Ryanair è stato di 15 euro andata e ritorno) per raggiungere la capitale della Bulgaria. Ero interessato a vedere questa città che nel corso dei secoli è stata influenzata da varie culture tra le quali quella romana, quella degli Unni, dall’impero Ottomano e dai Russi e per cui ricca di storia. Prima di partire, come sempre, mi sono informato grazie ai siti internet su tutto ciò che potevo fare e vedere in questa città situata nella parte occidentale del Paese. Ho preparato il mio bagaglio a mano, un piccolo zaino, inserendo gli indumenti di ricambio e il necessario per l’igiene intima. Amo viaggiare leggero, perché so che ovunque vado posso trovare ciò di cui ho bisogno. Anche qui, girovagando fra le strade di Sofia prima del lockdown.

È sempre bello salire sull’aereo

In poco meno di due ore dall’aeroporto Orio al Serio di Bergamo arrivo a Sofia. Mi dirigo a piedi, vista la vicinanza, verso l’ostello che avevo prenotato per le due notti successive. Lascio il mio zaino in camera e ritorno per la strada in direzione Vitosha Boulevard, la strada principale con un’innumerevole quantità di negozi, bar, ristoranti per pranzare con qualcosa di tipico. Assaggio la Shopska Salata, un’insalata di pomodori, cetrioli, peperoni grigliati e formaggio bianco grattugiato. Poi mi muovo in direzione Moschea di stile ottomano Banya Bashi conosciuta per la cupola dal diametro di 15 metri e il minareto che si trova poco distante: davvero maestosa. Ritorno in ostello per fare la doccia e uscire nuovamente per cena.

Il secondo giorno a Sofia: la festa della Liberazione

Il giorno seguente, dopo una ricca colazione, mi dirigo verso il centro città. Varie strade sono chiuse e scopro che è giorno di festa. Oggi, 3 marzo, si ricorda la liberazione del paese dal dominio degli ottomani avvenuta nel 1878: l’autonomia, in particolare, è stata sancita con la Pace di Santo Stefano, firmata fra la Russia e l’Impero ottomano. Mi fermo ad ammirare i festeggiamenti. Finita la sfilata mi reco a vedere altri luoghi importante dal punto di vista storico-culturale: la Chiesa di San Giorgio, la Galleria d’arte nazionale, e i vari reperti archeologici.

La famosa Cattedrale di Aleksandr Nevskij

Alcune rovine portate alla luce durante gli scavi
Chiesa di San Giorgio

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