LIBRO DI AVVENTURA IN SUD AMERICA

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Introduzione del mio libro di avventura in Sud America

Buongiorno, ecco di seguito l’introduzione del mio libro di avventura in Sud America ‘Sogna, Viaggia, Vivi!’ ambientato in Sud America.

Chi l’avrebbe mai detto? Dopo più di undici anni seduto a una scrivania e una vita che non mi appagava appieno, ho deciso di mollare tutto e di partire alla scoperta di me stesso. Una scelta sicuramente non facile, ma che al solo pensiero mi faceva emozionare. Tanto è bastato per capire che la vita che stavo vivendo aveva bisogno di una svolta.

La routine, gli stessi percorsi, gli stessi orari mi stavano trasformando in un burattino comandato da chissà quale forza, una forza che giostrava i miei fili e che mi rendeva inerme. Premetto che sono nato e cresciuto a Cirano, un paesino di circa 700 anime, ai piedi di una montagna in provincia di Bergamo, dove la mentalità non è mai stata molto aperta. Vivere in un ambiente nel quale la routine la faceva da padrona e dove quasi tutto era preimpostato creava in me un senso di normalità.

La voglia di vivere pienamente

Lavorare, mangiare, dormire, ogni tanto divertirsi era, fino ad allora, il senso che davo alla mia vita, solamente perché così facevano tutti. Fortunatamente, tra i ventitré e i trent’anni, ho avuto delle esperienze che hanno dato il “la” a quello che poi sarebbe stata la mia scelta. Alcuni viaggi in India e Indonesia per lavoro e altri in varie città europee, e poi Cuba, Costa Rica, Thailandia e Sud Africa mi hanno aperto gli occhi e mi han fatto vivere esperienze che non avrei creduto possibili prima. Queste brevi ‘espatriate’, insieme alla lettura di alcuni libri di viaggio e altri di crescita personale, mi hanno trasmesso la voglia di conoscere gente nuova, di aprirmi ad altre culture, di confrontarmi, di mettermi in gioco e di uscire da quella vita piatta che mi stavo creando in modo inconscio.

Libro di avventura in Sud America

Cosa mi ha spinto a viaggiare

Un tema mi ha colpito più di altri e riguarda i rimpianti che ha la gente sul letto di morte. Ecco i principali: «Vorrei avere avuto il coraggio di vivere una vita più vera», «Vorrei aver avuto il coraggio di esprimere i miei sentimenti», «Vorrei aver lasciato la porta aperta alla felicità nella vita»

Libro di avventura in Sud America

La consapevolezza

Spesso e volentieri, nell’ultimo periodo, mi domandavo il perché di questa mia vita, se ciò che stavo facendo mi faceva star bene e soprattutto cosa desiderassi veramente per il mio presente e il mio futuro. Ho capito che non stavo vivendo la mia vita appieno, come volevo, e così ho deciso di lasciare il lavoro a tempo indeterminato e di concentrarmi sui miei veri obiettivi e desideri: in primo luogo viaggiare in solitaria, uscire da una vita di lavoro, ma anche di comfort e mettermi in gioco con la Vita.

I dubbi e le motivazioni

Subito dopo aver preso questa decisione la maggior parte della gente che avevo intorno mi riteneva un pazzo, perché per loro poter contare su un posto fisso era la cosa migliore che ci potesse essere. In realtà, come dice la parola stessa, il posto fisso ti rende immobile e vincolato. Anche i miei genitori e i miei fratelli in un primo momento sono stati un po’ perplessi, ma dopo qualche giorno, avendo capito i miei desideri, mi hanno appoggiato nella scelta. Con questo non voglio dire che non sia necessario lavorare, perché non è così. Quello che voglio far recepire alle persone che leggeranno il libro è che la Vita, per come la vedo io, deve essere un percorso che ci porta a migliorare, che ci dia stimoli ed emozioni e che ogni sera prima di andare a dormire faccia dire a noi stessi: «Che splendida giornata!».

Un po’ come da bambino, quando scopri ogni giorno un mondo nuovo e nonostante le difficoltà non molli mai.

Il mio sogno e obiettivo

Il mio obiettivo, che mi gironzolava in testa da qualche mese, era il viaggio in Sud America e più precisamente percorrere via terra la tratta Quito-Ushuaia, passando quindi dall’equatore alla città più australe del mondo, con il solo aiuto dei bus, delle mie gambe e dell’autostop. Ho scelto il Sud America perché, dopo le esperienze in Centro America, mi è piaciuto il modo di porsi delle persone, la loro tranquillità e lo stile di vita che hanno. Inoltre, rispetto all’Europa, è una meta molto più economica e comunque con tantissime cose da vedere, che siano città, natura o luoghi quasi inesplorati.

L’imprevisto

A fine dicembre, proprio quando stavo preparando lo zaino, mio padre si è sentito male mentre era in vacanza in Egitto, per cui ho rinunciato alla partenza che era prevista pochi giorni dopo. Anche questo fa parte della vita. Non so se sia stato un segno o semplicemente il caso, sta di fatto che durante i mesi di degenza di mio padre ho imparato moltissime cose e soprattutto che non bisogna dare nulla per scontato e che la vita non guarda i programmi che hai in testa. Lei va, senza aspettarti e sei tu che devi cercare la via migliore da percorrere, sempre grato, per ogni istante di esistenza in più su questa terra.

Devo ammettere che non è stato facile, ma dentro di me sapevo che era la cosa giusta da fare e che comunque, a breve, sarei partito per la mia avventura, per vivere la mia vita.

Libro di avventura in Sud America

La partenza

A luglio compro il biglietto di sola andata per Quito con data 28 agosto 2018. Per mesi cerco degli sponsor che mi avrebbero potuto aiutare con del materiale o economicamente, solo uno si rende disponibile. La società Safilens® mi fornirà le lenti a contatto e le gocce oculari necessarie per il viaggio. Stabilisco il mio budget per questa avventura: 20 euro al giorno (come media), sono convinto di poterlo rispettare. Non prenoto nulla: di giorno in giorno deciderò, chiederò informazioni alla gente che incontrerò lungo il cammino e cercherò anche sui siti internet, dove sostare e dove dormire in base alla bellezza del luogo, alle cose da vedere e da fare, al clima.

Come mi sono preparato

In questo modo non precluderò nulla e non sarò vincolato a rimanere in posti che non mi piacciono o lasciare luoghi che vorrei conoscere meglio. Inoltre, non voglio acquistare schede per il telefonino, utilizzerò internet solamente nei luoghi con il wi-fi per purificarmi da questo strumento bellissimo, ma pericoloso. Viaggiare con un obiettivo, ma al contempo lasciarsi trasportare dalle situazioni e dalle emozioni che si creano lungo il tragitto, credo sia il modo migliore per vivere a pieno ogni attimo e dare importanza al presente senza pensare a ciò che è stato o proiettarsi troppo nel futuro

E’ il sentiero che conta, non la sua fine.

Viaggiate troppo velocemente, e perderete tutto quello per cui viaggiate (Citazione di Louis L.)

Libro di avventura in Sud America

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