UNA BELLA NEVICATA SUL CERRO PILTRIQUITRON

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Una bella nevicata sul cerro Piltriquitron vicino El Bolsón

Ciao ragazze e ragazzi, dopo la nevicata di ieri che ha imbiancato il mio paese in provincia di Bergamo, voglio condividere con voi un’esperienza che ha proprio la neve come protagonista. Sono i primi giorni di dicembre e mi trovo da qualche giorno a El Bolsón, una piccola cittadina in Argentina a sud ovest della provincia del Río Negro. Questa località gode di un particolare clima temperato, data la sua posizione meridionale. L’area è inoltre nota per la produzione di birra, formaggio, marmellate e cioccolato, ed ha un fiorente artigianato locale. Ci si può imbattere in molti i mercatini e acquistare, oltre ai prodotti autoctoni, anche degli oggetti creati dai mochileros che si trovano lì e che cercano di guadagnare soldi vendendo le loro bellissime creazioni. Il tempo, però in questi giorni non è dei migliori e mi attende una bella nevicata sul cerro Piltriquitron.

Ho voglia di camminare sulla montagna

Nonostante la cittadina sia ricca di mercatini e artigianato sento la necessità di vedere qualcosa di nuovo e di naturale. Così chiedo informazioni ai ragazzi che ho conosciuto nell’ostello Joy in cui sto soggiornando. Mi consigliano di camminare sul monte Piltriquitron che domina la città e che raggiunge i 2260 mslm. Così lascio lo zaino grande nell’armadietto che ho a disposizione e preparo lo zaino piccolo. Ho intenzione di dormire una notte nel rifugio quindi porto com me i ricambi, lo spazzolino col dentifricio e il sacco a pelo. Lascio l’alloggio a mezzogiorno anche se le nuvole sopra la mia testa non promettono nulla di buono. Mentre sono in cammino sulla strada cittadina i primi raggi del sole iniziano a scaldarmi. Giro a sinistra e inizio la salita lungo la strada sterrata che mi porterà in cima.

Dal sole alla neve in un battibaleno

Il cammino è piacevole, mangio alcuni frutti selvatici che trovo sul ciglio della strada, ma quando arrivo a metà del percorso vedo sopra di me una tormenta di neve. Qualche passo in più e il bosco si fa bianco. Indosso la mia giacca impermeabile e il terreno diventa una patina scivolosa, il che rende più emozionante questa salita: il panorama lungo i tratti aperti è incredibile. Dal nulla sbuco davanti al Bosque Tallado, un insieme di opere create da Marcelo López utilizzando i resti degli alberi rimasti a seguito dell’incendio del 1978. È proprio vero che la mente umana può creare qualsiasi cosa. Una sola idea ha reso possibile la trasformazione di un bosco bruciato in una delle attrazioni di maggiore interesse del luogo.

Arrivo al rifugio e mi preparo per la notte

Raggiungo il rifugio e bevo un tè caldo godendomi la nevicata guardando dalla finestra. Ad un certo punto la nevicata cessa e lascia spazio al sole. Esco per vedere le aquile che sorvolano la montagna: sono enormi. Quando gran parte della gente lascia il rifugio avviso una responsabile che mi fermerò a dormire la notte col mio sacco a pelo. Come me altri ragazzi argentini decidono di fermarsi e fra un mate e una pizza arriva notte. Compro una bottiglietta di liquore al caffè per scaldarmi in questa fredda notte. Mi verrà utile anche per le prossime notti visto il clima rigido. Saluto la città illuminata prima di cadere nelle braccia di Morfeo.

Per sapere di più sul mio viaggio potete acquistare direttamente da me il mio libro ‘Sogna, Viaggia, Vivi!‘ in formato cartaceo ed e-book.

Disfruta tu Vida!

Enrytraveller

Una bella nevicata sul cerro Piltriquitron
La cittadina di El Bolsón
Vista della città dal monte Piltriquitron
Insieme ai ragazzi conosciuti al rifugio
La montagna e il senso di libertà fuori dal rifugio
L’incredibile alba

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